La Corsica, estesa nel pieno del Mediterraneo tra la Sardegna e le coste francesi, è sicuramente la terra “più italiana” di Francia, essendo stata fino al Settecento territorio italiano ed ereditandone così molti aspetti che hanno resistito agli ultimi tre secoli arrivando fino ai giorni nostri.
Il fascino di questa terra è intatto e appassionante e si resta piacevolmente sorpresi scoprendo man mano luoghi e ambienti di assoluta bellezza di cui non si era a conoscenza. La Corsica, infatti, non è tra le mete turistiche più gettonate dal turismo di massa estivo (come ad esempio possono esserlo Ibiza, Corfù o la Sardegna stessa), tuttavia l’essere meno “sponsorizzata” non toglie assolutamente nulla alle sue atmosfere e alle sue ricchezze, immerse tra natura ed arte.
L’isola ha ancora alcuni tratti di costa incontaminata, in cui spiagge bianchissime si alternano a scogliere e rocce dove possono aprirsi maestose e bellissime baie, facendo da appiglio a delle acque cristalline. Al suo interno presenta invece un territorio piuttosto montagnoso che contribuiscono alla bellezza del paesaggio, anche quello visto dalla costa.
Così, che si visiti tutta l’isola o soltanto alcune parti, sia a nord che a sud si possono percorrere antiche cittadine medievali che trasudano l’importanza storica del territorio. Ajaccio ne è la “capitale”, ma anche molte altre città meritano di essere menzionate e visitate, come ad esempio Bastia, Porto Vecchio, Calvi, Pigna, Bonifacio. Ognuno di questi centri presenta caratteristiche peculiari: i piccoli negozi artigianali di Pigna, la città fortificata e la Chiesa di Saint Jean Baptiste di Calvi, la casa di Napoleone ad Ajaccio, i vicoli stretti e le chiese barocche di Bastia, gli stili architettonici delle costruzioni storiche e le grotte di Bonifacio, le meravigliose spiagge di Porto Vecchio.
Come precedentemente accennato, però, all’arte e alle opere dell’uomo si mescolano sagacemente le bellezze naturali. Non a caso l’isola tutela un proprio Parco nazionale e un’area protetta estesa per buona parte del territorio, salvaguardando specie animali, vegetali e marine e che il turista può visitare per assaporare la Corsica nel suo cuore più selvaggio e pulito.
Altro simbolo di assoluto dominio naturale sono i cosiddetti Calanchi di Piana, situati a mezza altezza tra Porto e Piana e visitabili percorrendo strade abbarbicate sulle montagne (la D81), con diverse possibilità di soste intermedie. Fatica che sarà ripagata (a meno che non soffriate di vertigini) ammirando alfine delle sculture rocciose naturali assolutamente sublimi che si stagliano a strapiombo sul mare, con un incredibile contrasto di colori e di sensazioni. Molte le guglie, che quasi fanno pensare ad un “duomo” naturale a picco sul mare.
Se si riesce a raggiungerle appena prima del tramonto, ammirerete il tutto racchiuso in un’aura dorata. A conferma di quanto detto, i Calanchi di Piana sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Allo stesso modo, l’Unesco ha premiato anche la Riserva Naturale di Scandola, caratterizzata dalle sue imperdibili scogliere rosse che affiorano tra acque profonde.
Che la raggiungiate via nave o via aereo, quindi, La Corsica si rivela meta ideale per chi cerca mare e relax, arte e natura, pace dei sensi e sport.